Entrando proprio nella Sala Capitolare, uno degli ambienti più importanti del Chiostro, è possibile cogliere alcuni particolari che rimangono sempre un pò celati.
L’aula Capitolare è chiamata così perché ogni giorno i monaci vi leggevano un capitolo della Regola di San Benedetto. Inoltre, vi si riunivano per decidere sulle questioni più importanti che riguardavano la comunità.
A queste riunioni però non potevano partecipare i fratelli conversi, che potevano solo ascoltare dall’ esterno, attraverso le due bifore. Questi erano, quindi, fratelli uditori e non avevano voce in capitolo. Ed è proprio da questo che trae origine in famoso modo di dire “tu stai zitto perché non hai voce in capitolo”.
Anche se oramai è una frase un pò desueta e le nuove generazioni la utilizzano pochissimo e alcuni di loro non l’hanno mai nemmeno sentita!
La nostra attenzione però adesso si deve posare sul massiccio pilastro circolare sul lato destro, alla cui base è scolpita una lucertola campestre.
Animale che assume diversi significati, può in alcuni casi simboleggiare la Risurrezione, la rinascita, la fede. Nell’antica Roma la lucertola era simbolo di rinascita dato che durante l’inverno cadeva in letargo per poi rinascere in primavera. Una interpretazione
molto interessante è quella legata all’attitudine della lucertola a cercare sempre la luce del sole e interpretata come l’immagine dell’uomo che anela a Cristo, quindi come simbolo di fede (probabilmente questa interpretazione deriva dal medioevo). Si ritiene anche che quando l’animale invecchia perda la vista. La lucertola , quindi, ormai cieca striscia nella fenditura di un muro rivolto verso Oriente e una volta al sole riacquista per un attimo la vista.
By Sonia Testa
Per approfondimenti si consiglia:
-Sonia Testa, l’Abbazia di Valvisciolo, Vallis lusciniae;
-Sonia Testa, Simboli Templari Medioevali e Rinascimentali a Sermoneta;